Canili. Settimana n.31 2021. AIUTO!
Eccoci qui, a scrivere un diario di questa prima settimana di agosto.
È stata una settimana piuttosto intensa, anche perché una parte del personale dei canili in agosto prenderà le ferie e per una ventina di giorni potremo fare piuttosto poco. Siamo andati (io e le altre volontarie LAV con cui collaboro) nei due canili privati della provincia di Vibo. Devo spiegare una cosa che non ho ancora scritto: i due canile hanno uno stile molto diverso.
Canile uno
In uno il personale è molto corretto, cortese, professionale, ma, per ragioni che non sto a spiegarvi, non gradiscono avere volontari che entrano nei box, prendono cani, li portano a fare una passeggiata, vanno e vengono.
Qui si suda poco ;-) : una telefonata, un giro al canile per scegliere quali cani fare uscire, un viaggio per andare a prenderli. Una volta scelto un cane la direttrice, con molta cortesia e puntualità, lo prepara per l'uscita. Il direttore sanitario fa i test e i vaccini che chiediamo, noi paghiamo la prestazione e alla data stabilita si va a prendere il o i cani.
In compenso i costi sono più alti: non ce la sentiamo di mandare in adozione cani che non abbiamo conosciuto e valutato. È vero, il personale del canile conosce piuttosto bene i suoi cani e ci dà informazioni di solito esatte su carattere e stato di salute, ma con gli adottanti siamo noi a metterci la faccia e vogliamo conoscere un po' meglio i cani prima di farli partire. Almeno quando si tratta di cani adulti: per i cuccioli il discorso è diverso: diventeranno quello che la famiglia adottante li farà diventare.
Dunque dobbiamo trovare uno "stallo" , talvolta gratuito, spesso a pagamento, dove i cani staranno per almeno un mese in attesa di valutazione e adozione, La scorsa settimana sono partiti i cani che avevamo preso in maggio (non è del tutto vero: una, LinDina, fatica a trovare adozione, ma l'ho portata a casa, è con me ormai da tre mesi e penso proprio che sarà il mio nono cane), così questa settimana avevamo dei posti e delle risorse libere e abbiamo fatto uscire tre cani che finalmente lasciano il box, vivranno per qualche tempo in uno stallo casalingo e presto, speriamo, avranno una casa tutta loro. Abbiamo pagato i test per le malattie mediterranee (tutti negativi) e tre mesi di stallo (uno per ogni cane).
Abbiamo preso i tre cani che vedete nelle fotografie a destra: Nicolina, femmina, taglia media, 8 anni (sarebbe invecchiata e morta in canile, è buonissima).
Birba, 7 anni (idem, è affettuosissima).
Billy, un cucciolone di 10 mesi. Questo, almeno si è risparmiato la vita in canile. È giovane e carino,non dovrebbe fare fatica a trovare adozione.
Non basta: in questo canile è entrata Penny, una cagnetta simil maremmana, in seguito a una nostra segnalazione.
Qui ci troviamo di fronte a un'aporia di difficile soluzione. Tutti i cani sono uguali, li vorremmo fuori tutti, ma non possiamo farlo. Dunque quali scegliere? In generale si cerca di scegliere quelli che più soffrono il canile, che sono rinchiusi da più tempo, che sembrano più facilmente adottabili. Ma quando siamo stati noi a vedere una cane perso per strada, a chiamare le forze dell'ordine perché fosse accalappiato e messo in sicurezza, in qualche modo ce ne sentiamo responsabili, proviamo qualcosa che assomiglia a un senso di colpa, lo vorremmo fuori subito.
Insomma, liberare cani che da anni soffrono chiusi in un box, o fare uscire cani da poco entrati, soprattutto se li abbiamo conosciuti, risparmiando loro la conoscenza della sofferenza della vita in canile? Si combatte tra ragione e sentimento, e cerchiamo di dare qualche soddisfazione all'una e all'altro.
Così stiamo seguendo questa Penny, l'asp provvederà a sterilizzarla e vaccinarla, a nostre spese è stata sottoposta al test per leishmania e ehrlichia, e appena possibile la prenderemo per portarla in uno stallo e prepararla all'adozione.
Spese complessive questa settimana: 380 €
Canile due
Si cambia stile: qui andiamo, veniamo, entriamo nei box e prendiamo cani da portare in passeggiata.
Ovviamente questo è un bel vantaggio per i cani, comporta inoltre un discreto risparmio economico: spesso riusciamo a preparare i cani per l'adozione, senza passare attraverso le spese di uno stallo. Spesso, non sempre: per cani di taglia grande, che temiamo possano presentare qualche problema, cerchiamo un rifugio o un rescue che possa conoscerli, preparali e trovare loro casa. Ad esempio abbiamo "liberato" tre pastori tedeschi che hanno trovato ospitalità presso associazioni e fino all'adozione bisogna contribuire ai costi di mantenimento. A volte ci sono spese mediche che l'Azienda Sanitaria non passa e ce le accolliamo.
E non pensate che le passeggiate siano questo celeste paradiso: il personale del canile è limitato, non c'è un'area di sgambamento recintata dove liberarli, i cani passeggiano al guinzaglio solo una o due volte a settimana, quando andiamo noi per un paio d'ore. Credo che il canile ospiti circa 250 cani: vanno in passeggiata quei sette o otto cani che di volta in volta stiamo preparando, gli altri 200 restano nei box. Speriamo che prima o poi tocchi anche a loro: ci vorrebbero più volontari e più soldi.
Comunque anche per i cuccioli e per i cani adulti che non presentano problemi le spese sono limitate, ma ci sono: dobbiamo farci carico dei test per le malattie mediterranee e, se vanno all'estero, della vaccinazione antirabbica (per non parlare degli antiparassitari).
E veniamo alle attività di questa settimana: abbiamo portato a fare una passeggiata Milù, la cagnolina che vedete nella prima foto a sinistra, con Pico, il suo compagno di cella. Milù ha buone prospettive di adozione e la stiamo preparando: le abbiamo fatto fare test e vaccinazioni.
Poi abbiamo portato in passeggiata Ciccio, il maremmano o quasi, e, facendo di testa mia, un pit bull simpaticissimo, che saltava alla grata, mi leccava le mani e credo non fosse mai uscito dal box - come tanti altri - ; non ho foto, ma sarà la mia prossima missione impossibile :-)
Ciccio è quasi pronto, iter sanitario compiuto, buon carattere. Partirà presto!
E poi c'è il mio grande amore, Deia.
Vi ho già rotto le scatole con la sua storia e lo farò ancora un sacco di volte: voglio riuscire a liberarla.
È un incrocio di corso bionda (qualcuno dice un corso puro), dolcissima con persone e cuccioli, non sappiamo come si comporta con gli altri cani: il personale del canile dice che è brava, ma combatte per il cibo: lo vuole in esclusiva. Per questo vive sola in un box di cemento senza nemmeno il cortiletto esterno. Sta lì immobile e aspetta.
Se non la conosciamo meglio non riusciremo mai a trovarle casa, così ci siamo fatti fare un affidamento temporaneo e l'abbiamo portata in un centro di addestramento. Ovviamente è solo l'inizio: non si conosce un cane in un'ora, e tanto meno lo si educa.
Ma almeno noi abbiamo cominciato a chiarirci le idee, e Deia finalmente ha potuto correre libera nell'erba per quasi un'ora: è bellissima, dolcissima, obbediente.
Poi, purtroppo, l'ora d'aria è finita e l'abbiamo riportata nella sua cella. È stato molto triste.
Infine stiamo preparando per la partenza una cucciolata, abbiamo messo antiparassitari e fatto fare test e vaccinazioni. Non è una cosa che seguo molto: i cuccioli girano liberi per gli spazi comuni fino alla partenza, non hanno problemi caratteriali, non hanno bisogno di passeggiate.
Se ne occupano le mie amiche: vi assicuro, anche questo è un compito gravoso, bisogna seguire le pratiche per l'uscita, trovare adozioni, metterci un sacco di fatica. E non è raro che un cucciolo di colpo stia male (si teme sempre la parvovirosi) e si debba portarlo in clinica perché in canile non riceverebbe cure adeguate. Tempo, fatica e denaro.
In questo canile due non sono io il pagatore e non sempre abbiamo tempo di raccontarci tutto quello che facciamo. Ma credo che anche qui questa settimana abbiamo speso un centinaio di Euro.
Ed ecco che il diario è finito. Scrivo queste righe un po' perché scrivere mi piace, ma soprattutto perché abbiamo bisogno di aiuto.
Come vedete solo l'attività nei canili (poi ci sono i recuperi per strada) questa settimana è costata circa 450 €: a volte sosteniamo queste spese di tasca nostra, a volte ci inventiamo i sistemi più strani: gruppi whatsapp (io evito: non voglio disturbare a casa, sul web chi vuole legge, chi non vuole passa avanti), lotterie, chi più ne ha più ne metta.
Per andare avanti, per fare di più, per liberare più cani abbiamo bisogno di altri volontari e di denaro, altrimenti oltre un certo punto non possiamo andare.
Se vi ho convinto, a destra trovate le forme in cui potete contribuire e i risultati finora raggiunti dalla sottoscrizione.
Alla prossima settimana, ammesso che si riesca a fare qualcosa: nella settimana di ferragosto le attività sono limitate.
Grazie di cuore, per la pazienza e per i contributi!
Di seguito i filmati di Milù, Pico e Ciccio in passeggiata. E di Deia finalmente libera!